La esilienza è un processo che porta ad aprire gli occhi e la mente per poter accogliere nuovi aspetti di sé e delle circostanze e, allo stesso modo, l’autonarrazione apre alla possibilità di leggere sotto una nuova luce il dispiegarsi della propria storia in un atto autoriflessivo.
L’autonarrazione è stato lo strumento che ha consentito alle nostre narratrici di rileggere la propria vita, dando un senso ai propri vissuti nel ridefinirsi in rapporto al mondo della vita. Questa esperienza è parsa particolarmente significativa nel percorso di resilienza, che contempla la consapevolezza del cambiamento e la trasformazione del Sé.
Scrivere comporta lo sforzo di focalizzare gli eventi del passato, stimolare il ricordo anche di situazioni dolorose, cercare di ordinare le esperienze nel tempo e nello spazio, mettendole in relazione fra loro e comprendendone il significato.
Il narrare la propria storia rende inoltre coscienti di “essere nel mondo”, di come ci si presenta e ci si relaziona agli altri: è lo strumento teorico e tecnico-pratico principe per un processo di resilienza.
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