Il volume, che raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Vercelli nel novembre del 2001, studia i profondi mutamenti
che, in seno al Romanticismo tedesco,rivoluzionarono il linguaggio poetico, critico e filosofico-scientifico, allontanandolo radicalmente dai suoi stessi presupposti, maturati nel secolo dei lumi. In ogni riga stesa dai romantici prende corpo un linguaggio concettualmente nuovoe pienamente conscio della sua novità. Un’attenta analisi di quei testi, che di fatto segnarono la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra, evidenzia come la loro rivoluzionaria incisività si fondi anche sulla particolare struttura stilistica e linguistica, nonché sulla pregnanza delle scelte lessicali. Si trattava dunque di penetrare l’affascinante ricerca romantica di un’espressività più intensa e più vera affrontando il discorso nel suo farsi, nei suoi elementi costitutivi, nelle sue forme più peculiari.
Per tracciare tali percorsi fortemente innovativi si è scelto di concentrarsi soprattutto sul linguaggio della comunicazione come momento di creazione di individualità (Cusatelli, Linke, Bär) e inoltre su alcuni importanti linguaggi “specialistici” (Isselstein, Rizzuti, Catalano, Mazza).
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