Ultima delle figlie della scrittura, la short story si è giovata dei contributi dei fratelli maggiori come il saggio e la lirica narrativa per trovare una propria strada e affermarsi come genere letterario. Si è deciso in queste pagine di limitare il campo d’indagine al momento in cui la short story si trasferisce dall’atmosfera gaia e familiare del caminetto alla calma concentrazione dello scrittoio, dal pub alla libreria; in termini critici, quando essa cessa di essere la trascrizione di un racconto orale per divenire un forma letteraria che risponde a precisi e unici canoni estetici. Per dare conto di questo passaggio si è scelta una campionatura di sei autori (C. Dickens, W. Collins, J. Joyce, K. Mansfield, O. Wilde e R. Kipling) la cui evoluzione come scrittori di narrativa breve copre appunto il periodo dell’affrancamento di questo genere dall’oralità e dai generi limitrofi. Il saggio non si propone tuttavia come una monografia sui sei autori campione, ma piuttosto come studio su alcune tendenze evolutive che gli autori in questione aiutano a illustrare.
Dal focolare allo scrittoio La short story tra vittorianesimo e modernismo
di Alessandro Vescovi
Prezzo di copertina: 14,00 €
Esaurito
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