Giunge felicemente al quarto episodio la collana ‘Cronache Leggendarie – Eroi dello sport vercellese’, divenuta ormai, nel corso degli anni, vero ‘oggetto di culto’ per gli appassionati di settore. Ancora una volta il volume traghetta il lettore in una dimensione senza tempo in cui le gesta  di atleti di ogni età si succedono in una sequenza spettacolare piena di immagini, nomi, records, vittorie e sconfitte che hanno scritto pagine importanti dello sport nazionale e internazionale. Non viene meno la vocazione originaria del ‘Cronache Leggendarie’, ovvero la ricerca minuziosa di grandi figure, che siano singoli o squadre, le cui imprese rischiano l’oblio da parte della memoria collettiva. Si tratta di un’opera preziosa che ha permesso, ora come negli episodi precedenti, di recuperare vicende esaltanti i cui contorni già si avviavano a sfumare nella pura leggenda senza concreti riferimenti. Non è un caso che la collana sia diventata punto di riferimento per molti lettori e addetti ai lavori non necessariamente vercellesi. L’elenco dei nuovi episodi conferma l’importanza documentale dell’opera: l’avventura del basket bicciolano nei primi anni ’60, culminata nell’epico spareggio per la serie A; il Circuito automobilistico cittadino che nel 1947 vide trionfare una giovanissima Ferrari, affacciatasi proprio quell’anno all’agonismo; la figura di Angelo Martino Colombo, portiere, tra l’altro, di Juventus, Cagliari e Verona, testimone in prima persona del tragico derby seguito alla morte del granata Meroni; le imprese della Ginnastica Pro Vercelli, una delle più antiche società sportive d’Europa; medaglie e stoccate di Elisa Uga, spadista di caratura mondiale, medaglia olimpica e vincitrice, unica italiana, della Coppa del Mondo di specialità; infine, vita e imprese di Giusi Leone, personaggio schivo e poco conosciuto, a tutt’oggi la più grande velocista azzurra di tutti i tempi: la sola donna ad aver vinto una medaglia olimpica (bronzo a Roma 1960) nella velocità.