Dalla ‘scapigliatura’ all’umorismo, dai ‘piemontesi’ al romanzo d’appendice (con particolare riguardo
ai problemi della narrativa), questi interventi si collegano ad alcune zone di interessi critici già sviluppati in precedenti volumi.
Al tempo stesso, potrebbero suonare a conferma di un’idea della lettertura come dialettica fra ‘continuo’ e ‘discontinuo’, sistema di differenze giocato fra le riprese e le opposizioni, sempre comunque sullo sfondo, anche quando poco visibile, di una non eludibile intertestualità; per la quale anche i marginalia possono fornire indicazioni e suggerimenti.
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